[Streaming & Download]- King Arthur - Il potere della spada

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Trama

Mordred, un grandissimo mago e i suoi eserciti si scagliano contro Camelot, cercando di stabilire la dominazione dei maghi che cercavano di soggiogare l'umanità grazie alla magia. Uther Pendragon, re dei britannici, raggiunge il mago durante la battaglia, uccidendolo e distruggendo le sue forze, salvando Camelot. Dopo la battaglia, il fratello di Uther, Vortigern, orchestra un complotto nei confronti di Uther e, sacrificando sua moglie Elsa alle streghe del mare, diventa un cavaliere dalle fattezze demoniache, uccidendo la regina e successivamente lo stesso Uther Pendragon. L'unico sopravvissuto è il figlio di Uther, che si allontana in una barca venendo trasportato dalla corrente fino a Londinium, dove viene trovato e cresciuto da prostitute in un bordello, saranno proprio loro a chiamarlo Artù.

Negli anni della gioventù Artù diventa un combattente esperto e uomo di strada, affiancato dai suoi amici Tristan e Backlack. I tre si confrontano con un gruppo di vichinghi guidati da Kjartan, che aveva maltrattato una delle prostitute, costringendoli a pagare alle donne il salario di un anno per il loro comportamento irrispettoso. Successivamente, il bordello viene preso d'assalto dalle maschere nere, i soldati di Vortigern, e Artù viene a conoscenza del fatto che i Vichinghi erano ospiti del re e attaccarli ha costituito un reato contro il re stesso. Artù cerca di fuggire dalla città, ma viene catturato dalle maschere nere e messo su una nave con centinaia di altri uomini. Verrà a conoscenza del fatto che una spada misteriosa e magica è apparsa nei pressi del castello di Vortigern, e le maschere nere stanno costringendo tutti gli uomini dell'età di Artù a cercare di estrarla dalla pietra in cui è conficcata. Quando arriva il turno del giovane Artù, egli estrarrà la spada ma verrà sopraffatto dal potere della stessa. Vortigern incontra Artù nella prigione, rivelandogli chi sia veramente e dicendogli che lo avrebbe ucciso. Nel frattempo, una donna, presentatasi come una maga di Merlino, si incontra con l'ex comandante di Uther, Sir Bedivere.

Nel momento in cui Artù sta per essere decapitato, la maga utilizza la sua magia per creare un diversivo mentre Parsifal e Rubio, due degli uomini di Bedivere, salvano Artù. Accolto nel nascondiglio di Bedivere, Artù si rifiuta inizialmente di aiutarli, ma provocato e indotto in un duello non riesce nuovamente a controllare la spada, svenendo. Sospettando un rifiuto nei confronti della spada da parte del legittimo erede, la maga convince Bedivere e manda Artù nelle terre oscuro, il regno dove anni prima Merlino distrusse la torre di Mordred. Qui Artù scopre che Vortigern fece un patto con Mordred per uccidere il fratello Uther Pendragon, geloso del suo regno e del suo potere.

Insieme ai suoi amici e agli uomini di Bedivere, Artù mette in scena una serie di agguati e attacchi per costringere Vortigern ad uscire allo scoperto e raggiungerlo a Londinium. Una dama di corte di Vortigern lo tradisce, riferendo ad Artù di aver sentito il Re dire che si sarebbe recato a Londinium; in realtà lo stesso Vortigern cerca di tendere alla ribellione una contro-trappola mandando un finto Re al proprio posto. La resistenza si rende conto subito dell'inganno grazie ad Artù, tuttavia attaccano comunque i suoi uomini, uccidendo il braccio destro di Vortigern. Durante il combattimento Rubio viene catturato mentre Mangiagalli rimane gravemente ferito e lasciato indietro. Gli altri si rifugiano nella scuola di combattimento gestita dal mentore di Artù, dove ingaggiano un combattimento contro le maschere nere che prendono in ostaggio la maga, minacciando di ucciderla. Qui Artù esplode di rabbia e riesce a scatenare tutta la potenza di Excalibur, uccidendo tutti gli uomini di Vortigern presenti e andandosi a rifugiare in un luogo sicuro per la notte, una vecchia casa di Londinium, nella quale vengono raggiunti da Mangiagalli, gravemente ferito, e suo figlio Blu.

Sapendo di essere ferito a morte Mangiagalli chiede agli altri di andar via promettendogli che li raggiungerà non appena possibile. Delle maschere nere avevano seguito però Mangiagalli e, una volta trovato e minacciato di fronte a Blu, che finge di non essere suo figlio, viene ucciso da Vortigern. Artù, sopraggiunto poco prima, riesce a portare in salvo Blu, scappando su una nave con la resistenza.

Successivamente, Artù, arrabbiato per la perdita del suo amico e deluso per il proprio fallimento, getta la spada in un lago e corre nella foresta. Sceso da cavallo, si getta in una palude in cui la Dama del Lago lo trascina nel suo regno e gli mostra una visione del futuro, dove l'Inghilterra è stata rovinata dalla vittoria di Vortigern e le persone sono lasciate morire in miseria. Conscio finalmente che solo lui può mettere fine al regno dello zio, Artù si riunisce con Bedivere, George e Parsifal. Quando tornano nel nascondiglio della resistenza, tuttavia, scoprono che tutti i loro compagni sono morti e Vortigern li ha trovati grazie alle informazioni fornite da Rubio, torturato a morte. Incontrano infine il comandante di Vortigern, che riferisce il messaggio da parte del Re: se Artù non si arrenderà entro la notte, sia il mago che Blu, catturati dal rifugio della resistenza, moriranno. Bedivere si reca da Vortigern e baratta Excalibur per la maga, riferendo al Re che Artù si recherà da lui entro la successiva notte.

Artù si reca infine dallo zio e grazie all'aiuto della maga e di un serpente gigante, manovrato da lei stessa, riesce ad uccidere tutti i presenti nella sala del trono, salvando Artù da morte certa. Qui la resistenza e il popolo combattono le maschere nere per riconquistare il regno.

Vortigern, disperato, sacrifica nuovamente una persona a se cara, la sua unica figlia, in questo modo le streghe del mare gli danno nuovamente potere, trasformandolo in un cavaliere dalle fattezze demoniache. Artù ingaggia un combattimento con lo zio e, proprio quando sembra avere la peggio, ha un flashback di suo padre che lo motiva a non arrendersi; grazie al padre Artù riesce a rialzarsi e uccidere lo zio, riferendogli prima di morire che tutto ciò che gli aveva dato forza, rabbia e determinazione era stato lui, poiché uccidendo i genitori lo aveva fatto crescere solo nelle strade, forgiando un uomo forte.

Nel finale, si vede Artù incoronato e viene mostrata la costruzione non ancora ultimata della tavola rotonda.

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