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Berlusconi: servizi sociali o arresti domiciliari? Trovata la pena più leggera di sempre
Berlusconi sceglierà i servizi sociali o andrà agli arresti domiciliari? Quel che è certo è che, comunque, la pena per il Cavaliere sarà particolarmente leggera. Ancora la scelta non è stata effettuata, ma si sa che Berlusconi cercherà di restare vicino casa, non lontano da Palazzo Grazioli. In fin dei conti potrebbe anche non lasciare la sua abitazione, perché non è facile gestire la sua presenza con quella degli uomini di scorta. Qualche giudice potrebbe accordare a Berlusconi un lavoro di pubblica utilità, che possa essere svolto anche da casa propria.
Si tratta di un problema di sicurezza e, da questo punto di vista, Berlusconi non è la persona più adatta per assistere persone in difficoltà. Si era pensato al San Raffaele, anche come porta barelle, ma anche in questo caso la scorta sarebbe un problema. Per esempio, potrebbe mettere a punto un progetto economico per il recupero dei più deboli, un’azione che potrebbe svolgere anche da casa.
Intanto il tutto è stato segnato dallo scontro tra Napolitano e il Movimento 5 Stelle, che ha accusato il Capo dello Stato di essere pro Berlusconi, prospettando la necessità dell’indulto o dell’amnistia per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
A dare l’annuncio della scelta dei servizi sociali era stato Franco Coppi, uno degli avvocati del Cavaliere, che all’inizio della settimana ha spiegato che la richiesta di affidamento ai servizi sociali sarà presentata a Milano a breve. Il legale di Silvio Berlusconi, comunque, ha specificato che non saranno indicate nella richiesta nel dettaglio le modalità con le quali dovrà svolgersi il periodo di servizi sociali. Sempre che non ci saranno cambiamenti di idea, sembra che la richiesta dovrebbe essere depositata entro la fine della settimana, evitando quindi una presentazione nei giorni vicini alla scadenza, prevista per il 15 ottobre.
Coppi ha parlato di della richiesta di affidamento ai servizi sociali in seguito al voto della Giunta delle elezioni del Senato, che ha deciso favorevolmente per la decadenza di Berlusconi dal ruolo di senatore. La decisione adesso spetta al Senato. L’avvocato ha affermato che la sentenza che ha condannato a 4 anni Berlusconi in merito al processo Mediaset è, secondo il suo parere, “profondamente ingiusta”. Sarà Niccolò Ghedini, altro legale del Cavaliere, a predisporre la richiesta.
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