|
|
|
PdL dimissioni di massa: così Berlusconi esce allo scoperto
Alla fine il PdL ha optato per le dimissioni di massa. Torna così a farsi sentire in maniera dura la questione sulla decadenza di Berlusconi. Gli esponenti del partito del Cavaliere hanno dichiarato ufficialmente che, se il 4 ottobre la Giunta voterà per la decadenza di Berlusconi da senatore, i berlusconiani si dimetteranno. L’obiettivo è quello di costringere il Presidente della Repubblica a sciogliere le Camere. La decisione, da quanto è emerso, sarebbe definitiva ed è stata presa nel corso della riunione che i senatori e i deputati del PdL hanno portato avanti a Montecitorio. All’evento ha preso parte anche Silvio Berlusconi, che ha ricevuto una vera e propria ovazione da parte dei suoi fedelissimi.
L’appoggio ci sarebbe anche da parte degli esponenti della Lega Nord. Ci sarebbero stati dei contatti tra i berlusconiani e il Carroccio e questo avrebbe portato ad una decisione comune. Il leader del PdL ha fatto notare come, secondo lui, sarebbe in corso un’operazione eversiva, che sovverte lo stato di diritto.
Riguardo alla Sinistra ha commentato, facendo notare che, in base alla propria opinione, essa trionfa perché pensa di aver aperto la strada verso il potere attraverso la sua condanna. Berlusconi si è detto molto provato da ciò che è successo.
Ha raccontato di non aver dormito per 55 giorni e di aver perso 11 chili, uno per ogni anno di condanna.
Tuttavia il leader di Forza Italia non sembra affatto demotivato e mostra la fiducia in quella che sarebbe la prossima campagna elettorale. Berlusconi, in sostanza, è venuto allo scoperto. All’inizio era stato proprio lui a frenare gli animi di chi voleva far cadere il Governo di larghe intese.
Ma adesso, avvicinandosi la data del 4 ottobre, sembra che non ci abbia visto più.
Ma che cosa accadrà, se veramente i parlamentari del PdL si dimetteranno in massa? In realtà non ci dovrebbe essere un vuoto di legislatura, perché è prevista l’entrata in gioco dei primi non eletti.
Il Cavaliere sembrerebbe essere consapevole che una crisi di Governo si ritorcerebbe contro di lui e contro il suo partito: la crisi non risolverebbe, in ogni caso, i suoi problemi giudiziari.
Ma ormai l’ansia sembra aver avuto la prominenza su ogni altra cosa e Berlusconi incita tutti quanti: “Servono dimostrazioni di massa, dovete pacificamente portare la gente per le strade, nelle stazioni, negli aeroporti, per denunciare la perdita della democrazia“.
|
|
.
.
