LA FERRARI DEL FUTURO: I PROGETTI DEGLI STUDENTI DI DESIGN A CONFRONTO CON QUELLI DI LUCA DI MONTEZE

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    Si chiama Ahn Dre, è nato 25 anni fa in Corea e ha realizzato il suo sogno: lavorare per la Ferrari. Infatti, a settembre inizierà uno stage a Maranello che si è aggiudicato disegnando la Ferrari del futuro. Ieri si è svolta la cerimonia di premiazione del primo Ferrari World Design Contest, realizzato da Ferrari con la collaborazione del suo partner tecnico Autodesk, che ha coinvolto 50 scuole e università di tutto il mondo, sfidandole per l'appunto a immaginare le sue vetture del futuro. "L'obiettivo" ha spiegato Flavio Manzoni, direttore del Centro Stile Ferrari, "era disegnare una hypercar per il terzo millennio che sia in grado di massimizzare le performance a tutti i livelli, conciliando velocità e leggerezza, tecnologia avanzata, ma allo stesso tempo intuitiva". Inoltre, la Ferrari di domani, continua Manzoni "deve essere filante, dinamica, moderna e coerente con il dna del marchio". Il progetto che meglio ha sviluppato il mandato e che l'ha spuntata tra 400 progetti si chiama "Eternità" ed è stato realizzato da Ahn Dre e altri due studenti dell'università di Hongik (Seul). L'Italia si è difesa bene con lo Ied di Torino, che ha ottenuto il secondo premio grazie al progetto "Zezri" dello studente Samir Sadikhov dell'Azerbaigian. Terzo "Cavallo Bianco", nato dalla fantasia degli studenti del prestigioso Royal College of Art di Londra.

    Parola d'ordine: personalizzazione
    Al di là del mero esercizio di stile, il progetto è anche uno scouting di nuovi talenti su base mondiale e fornisce spunti interessanti per soluzioni inconsuete. Ma le proposte presentate, benché sorprendenti, si sono dimostrate anche "troppo estreme", per Luca di Montezemolo, che ha fatto gli onori di casa davanti a una nutrita rappresentanza della stampa internazionale. Il "presidentissimo" ha chiarito che Ferrari per i prossimi tre o quattro anni sarà coinvolta in un intenso programma di sviluppo che, però, porterà alla produzione di vetture ancorate alla tradizione, seppur presentando grandi innovazioni tecnologiche: "Una Ferrari deve essere subito riconosciuta come tale. E amo dire che è come una bella donna. Ne rimani impressionato quando la vedi, ma ancora di più quando accendi il motore". Non aspettiamoci dunque, almeno per ora, colpi di testa stilistici, come quelli che vedete nella gallery fotografica qui sopra. Perché il vero focus dell'azienda sarà la personalizzazione e il nuovo motto è "Ferrari diverse per Ferraristi diversi". Un credo che sta dietro all'ultima nata di casa Ferrari, la FF: addirittura una 4x4 che ha debuttato all'ultimo salone di Ginevra. "Possiamo fare macchine per tutti gli usi, ma sempre e comunque the best in class. Sono i materiali, i dettagli, gli interni e i colori a fare la differenza. Per questo stiamo facendo una grande ricerca sui colori, i bicolori degli esterni e degli interni".

    Puntare sui nuovi mercati
    Benché tutto il ciclo produttivo si svolga all'interno del "recinto di Maranello" la Ferrari, presente in 58 Paesi, "deve avere le finestre sempre aperte sul mondo", spiega ancora Montezemolo. Che significa trarre ispirazione e scovare talenti in tutto il mondo, ma anche nel coltivare i nuovi mercati. Ferrari, che oggi produce 7mila vetture all'anno (tutte su ordinazione), dovrà affrontare uno sforzo produttivo particolare. "Il numero delle auto vendute non è mai stata una priorità. Ma aumenteremo il numero, perché stiamo cercando di vendere in nuovi mercati. La Cina è diventata il nostro terzo mercato, ed è destinato a crescere. Quest'anno siamo arrivati anche in India. Ma non vogliamo perdere la nostra esclusività ".

    Niente borsa, però
    Il presidente mette a tacere, inoltre, le voci relative a un ingresso in borsa: "Non c'è il programma per quotare la Ferrari, assolutamente nessun programma".

    Mai una Ferrari elettrica!
    "Non credo nelle auto elettriche", dichiara Montezemolo nettamente controcorrente. "Non credo che siano un passo avanti. Ma credo nelle vetture ibride. E infatti già stiamo lavorando a pieni regimi sul modello ibrido, presentato a Ginevra, e abbiamo migliorato i consumi e i livelli di CO2. Perché la nostra attenzione all'ecologia è assoluta e totale. Faremo la più veloce auto ibrida del mondo".

    E la Formula 1 di domani?
    "Massa e Alonso rimangono. Su questo non c'è alcun dubbio. E spero che la Ferrari dimostri la sua competitività fino alla fine. Nel frattempo, come è giusto, abbiamo iniziato a lavorare sulla monoposto del futuro".
     
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