Mercedes-Benz SLR McLaren

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    La Mercedes-Benz SLR McLaren è un'autovettura sportiva di lusso ad altissime prestazioni sviluppata dalla casa tedesca Mercedes-Benz in collaborazione e prendendo spunto dall'esperienza delle corse di Formula 1 con il team inglese McLaren, nella cui fabbrica d'oltremanica è stata infatti assemblata e prodotta dal 2003 al 2009.

    Storia
    Il progetto C199, volto alla creazione di una supersportiva da contrapporre alle Ferrari ed alle Porsche più esclusive venne avviato poco dopo il Salone di Detroit del 1999, quando la Casa tedesca presentò una concept denominata Vision SLR (vedi foto), la quale prefigurava quasi completamente la futura SLR-McLaren, non solo per quanto riguardava l'estetica, ma anche dal punto di vista della meccanica e più in particolare del motore, molto simile a quello della vettura definitiva.
    Disegnata da Peter Pfeiffer, da poco tempo succeduto al mitico Bruno Sacco, la Vision SLR anticipava dalla denominazione quale doveva essere lo spirito della vettura e la filosofia costruttiva che vi stava dietro.
    Si trattava in pratica di realizzare una vettura che rinnovasse dopo diversi decenni gli antichi fasti delle mitiche Mercedes-Benz 300 SLR e 300SL "Ali di gabbiano". Ed in effetti la Vision SLR appariva realmente come una possibile erede della leggendaria "Gullwing" del 1954: le prese d'aria sui parafanghi anteriori e la particolare apertura delle portiere incernierate sul montante anteriore ne erano una prova evidente. Ma oltre a ciò, lo styling della Vision SLR attingeva anche dalle velocissime "Frecce d'argento" che spadroneggiavano nei circuiti di Formula 1 con Mika Hakkinen.
    Tra questi elementi va senza dubbio citato il frontale con calandra appuntita a forma di freccia. Il successo di pubblico ottenuto dal prototipo spinse i vertici Mercedes-Benz ad avviarne il progetto che avrebbe portato alla vettura definitiva, e che sarebbe stato sviluppato in collaborazione con il partner inglese di Formula 1, ossia con la McLaren. Il progetto C199 venne infatti supervisionato dal grande Gordon Murray, già con un brillante passato come progettista di monoposto da Formula 1.


    Debutto
    La vettura definitiva venne svelata ufficialmente nel settembre 2003 al Salone di Francoforte, ma più o meno nello stesso periodo fu presentata anche a Brescia, e più precisamente in Piazza della Loggia, storico punto di partenza della famosa Mille Miglia, la mitica gara che negli anni ruggenti vide trionfare la 300 SL "Ali di gabbiano".
    Qui, in una suggestiva cornice sottolineata dalla presenza di una sessantina di vecchie ma arzille W198 tirate a lustro, la SLR McLaren compare pilotata dal pilota finlandese Kimi Raikkonen.


    Stile ed interni
    Come già sottolineato, la SLR McLaren non si distaccava di molto dalla concept Vision SLR. Le differenze erano quindi molto leggere, pertanto venivano riconfermate le griglie sui parafanghi anteriori, gli scarichi ad uscita laterale, il lunghissimo cofano anteriore, il frontale appuntito ed a forma di freccia, i doppi fari ellissoidali a disegno incrociato, le portiere ad apertura verticale con incernieratura sui montanti anteriori, la coda corta e raccolta, l'abitacolo quasi a ridosso di essa, i fari posteriori a forma di triangolo molto stilizzato, avvolgente ed arrotondato ed infine, sempre nella zona posteriore, anche l'estrattore d'aria. Il tutto conferisce alla vettura elevate doti di aerodinamicità, raggiunta mediante accurati test in galleria del vento.
    A tale proposito va anche ricordato l'alettone posteriore che fuoriesce automaticamente, sia in fase di accelerazione per aumentare la stabilità del retrotreno, sia in frenata per agire come una sorta di flap ed opporre resistenza aerodinamica così da diminuire gli spazi di arresto (sistema Airbrake).
    In ogni caso, il notevole coefficiente di penetrazione aerodinamica scende ad un valore di 0.29.
    L'abitacolo biposto della SLR-McLaren sposa con rara efficacia sportività ed eleganza, ma anche di elementi classici e moderni: qui vengono sapientemente accostati i materiali più pregiati, come la fibra di carbonio (utilizzata ad esempio per i sedili), l'alluminio e la pelle "Silver Arrow".
    Tra le varie "chicche" spicca senza dubbio il pulsante di accensione del motore posizionato sulla sommità della leva del cambio. Il volante da 38 cm di diametro è regolabile sia in altezza sia longitudinalmente. La consolle centrale di forma ovale poteva essere richiesta in alluminio o in carbonio, ed è dominata dalla grande scritta "SLR", mentre i sedili assai profilati offrono un notevole livello di contenimento, oltre ad appagare la vista grazie al loro design molto aggressivo.


    Struttura e meccanica
    L'apertura verso l'alto delle portiere di una SLR McLarenIl piatto forte proposto dalla SLR McLaren è però costituito da tutto l'insieme dei contenuti tecnologici d'altissimo livello su di essa impiegati.
    Innanzitutto, le prime avvisaglie della raffinatezza tecnica della vettura si ritrovano già a livello della carrozzeria, poiché questa è realizzata in CFK, un materiale a base di fibra di carbonio, esattamente come le monoposto McLaren che corrono in Formula 1. Ciò garantisce un'elevato risparmio di peso. Inoltre, anche la scocca stessa della vettura, e quindi la quasi totalità della sua struttura, fa largo uso di fibra di carbonio, ma anche di lega di alluminio. Frontalmente, la struttura della SLR McLaren è stata progettata in modo da garantire un ottimale assorbimento degli urti.
    Poiché per questa zona è stata impiegata unicamente fibra di carbonio, la SLR McLaren può essere a pieno titolo considerata la prima vettura di serie al mondo ad utilizzare una struttura frontale deformabile in fibra di carbonio. Gli accurati studi di aerodinamica di cui si è parlato in precedenza hanno avuto come risultato anche quello di poter realizzare un fondo piatto che consentisse un'adeguato effetto suolo e quindi anche un ottimo livello di deportanza durante l'utilizzo più scatenato, effetto suolo garantito anche dal già accennato estrattore d'aria posteriore.
    Il fondo piatto della McLaren è stato forse il principale dei motivi che hanno spinto i progettisti a sistemare le uscite dello scarico in posizione laterale e sotto i parafanghi anteriori, anche se alla fine il risultato scenografico ha superato di gran lunga le motivazioni tecniche. L'effetto suolo da esso garantito, e quindi le straordinarie doti di stabilità e tenuta di strada, vengono integrate inoltre da un alettone posteriore che fuoriesce automaticamente una volta superati i 95 km/h, sollevandosi di 10º in modo da schiacciare ulteriormente il retrotreno a terra.
    Ciò è in realtà qualcosa di già visto e di tipico degli alettoni a fuoriuscita automatica.
    Ciò che differenzia invece questo alettone dagli altri è il fatto che, in caso di brusca frenata d'emergenza, esso di solleva di ben 65º e a questa inclinazione esso funge da "aerofreno", cioè oppone al moto della vettura una notevole resistenza aerodinamica, in modo da accorciare gli spazi di arresto. Questa particolare funzione dell'alettone poteriore viene definita "sistema Airbrake".
    In parte, comunque, questo alettone è regolabile anche manualmente mediante un comando posto sulla consolle centrale.
    La stabilità e la sicurezza passiva sono garantite infine da un baricentro dinamico spostato dietro l'asse anteriore che migliora la distribuzione dei pesi tra avantreno e retrotreno, ma anche dalla presenza dei consueti sistemi di controllo della stabilità, della trazione e della frenata. Anche la SLR McLaren è quindi equipaggiata con ABS, ESP, ASR e assistente elettronico alla frenata di emergenza (BAS).
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    In alto, l'uscita dello scarico sotto il parafango anteriore, sovrastata dal grande sfogo d'aria; più in basso, la vista della coda dove si intravede anche l'estrattore d'aria a 6 canaliLe sospensioni sono in lega di alluminio, con quadrilateri deformabili sovrapposti, mentre l'impianto frenante è a dischi autoventilanti carboceramici, una soluzione raffinata ed assai costosa, tipica delle supercar più performanti. I dischi anteriori hanno pinze freno ad 8 pistoncini e sono caratterizzati da un diametro di ben 370 mm, mentre quelli posteriori, da 360 mm di diametro, hanno pinze azionate da 4 pistoncini. Tale impianto frenante è coadiuvato inoltre dal sistema SBC (Sensotronic Brake Control), che assicura un'efficacia frenante ai massimi livelli. Lo sterzo è a cremagliera, ed è dotato di servosterzo parametrico, cioè che varia la sua incidenza a seconda della velocità della vettura.
    La vettura poggia su quattro cerchi da 18 pollici con gommatura differenziata tra avantreno e retrotreno: anteriormente infatti la SLR McLaren calza pneumatici 245/40 ZR18, mentre posteriormente monta invece dei pneumatici 295/35 ZR18. A richiesta era possibile avere la vettura con cerchi da 19 pollici ed una gommatura simile, ma con spalla ulteriormente ribassata, rispettivamente di /35 e /30.
    Il "cuore" della SLR McLaren è il cosiddetto motore M155, un V8 frutto dell'evoluzione del 5.5 litri noto con la sigla M113E55ML. Di quest'ultimo, il motore mantiene la cilindrata di 5439 cm3, la sovralimentazione mediante compressore volumetrico ed altre caratteristiche, come le tre valvole per cilindro, le due candele per cilindro ed il singolo asse a camme in testa per bancata. Ma questo motore è stato soprattutto rivisto dalla AMG di Affalterbach, che grazie all'esperienza dei suoi tecnici ha portato il V8 M155 a raggiungere una potenza massima di ben 460 kW (626 CV) a 6500 giri/min, con un picco di coppia pari a ben 780 Nm pressoché costanti tra 3250 e 5000 giri/min. Si tratta pertanto del motore Mercedes-Benz più potente mai realizzato fino a quel momento.
    Il potente motore M155 della SLR McLaren è accoppiato ad un classico cambio automatico/sequenziale Speedshift a 5 rapporti dotato di convertitore di coppia, con leva sul tunnel centrale, ma anche con comandi sequenziali al volante in caso si preferisca intervenire personalmente nel cambio marcia. Questo cambio, tra l'altro, è stato rivisto per la particolare applicazione cui sarebbe stato destinato. Pertanto è possibile scegliere fra tre diversi programmi di funzionamento: Manuale, Confort e Sport. La modalità manuale è quella che permette di selezionare i rapporti mediante le leve poste sul volante. Inoltre, è possibile modificare i tempi di risposta del cambio stesso, mediante ulteriori tre programmi, denominati Sport, Supersport e Race.
    Il potente propulsore montato da questa supercar, abbinato ad un cambio automatico a gestione elettronica, permette alla SLR McLaren di raggiungere prestazioni da cardiopalma: oltre alla velocità massima di ben 334 km/h, che già parla da sola, la vettura è in grado di coprire lo scatto da 0 a 100 km/h in soli 3.8 s e di raggiungere i 200 ed i 300 km/h rispettivamente in appena 10.6 e 28.8 s.

    Edited by Diavoli T.L.D. - 7/9/2010, 11:10
     
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