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L'Inferno è la prima delle tre cantiche di cui è composta la Divina Commedia. L'opera è formata da 3 cantiche, ciascuna per ogni regno dell'oltretomba, ed ogni cantica presenta 33 canti, ad eccezione dell'Inferno che ne ha 34, ed ogni canto, a sua volta, è suddiviso in terzine (complessivamente 1562) e ognuna di esse è composta da tre versi endecasillabi con rima incatenata. Secondo la concezione geografica dantesca, basata su varie fonti euro-mediterranee (di origine cristiana, ebraica e islamica), il mondo è diviso in due distinti emisferi: l'uno interamente formato dalle terre emerse e l'altro completamente coperto dalle acque. In base al sistema tolemaico, la Terra si trova al centro dell'universo ed il Sole e gli altri pianeti ruotano intorno ad essa. Quando, all'inizio dei tempi, Lucifero si ribellò a Dio, egli lo fece precipitare sulla Terra dal Paradiso che si trova in cielo oltre il sistema di rotazione geocentrico. Nel punto in cui cadde, il terreno presente, si ritrasse per il terrore del contatto con il demonio, creando così l'enorme cavità ad imbuto che forma l'Inferno. La porzione di terra ritratta, riemerse nell'emisfero coperto dalle acque e formò la Montagna del Purgatorio che si erge in mezzo all'immenso mare dell'emisfero opposto. Lucifero è quindi conficcato al centro della Terra, nel punto più lontano da Dio, immerso fino al busto nel lago sotterraneo Cocito, il quale è perennemente congelato a causa del vento freddo prodotto dal continuo movimento delle sue sei ali. Dal centro della Terra, a partire dai piedi di Lucifero, inizia un lungo corridoio – detto Burella (o natural burella) – che conduce all'altro emisfero, direttamente alla Montagna del Purgatorio. L'Inferno è, dunque, una profonda struttura ad imbuto che raggiunge il centro della Terra. È composta da nove cerchi. Dante e Virgilio infatti percorrono il loro cammino girando lungo i cerchi che pian piano si spingono a spirale giù in profondità. Man mano che si scende, i cerchi si restringono; infatti minore è il numero dei peccatori puniti nei cerchi che via via sono più lontani dalla superficie. I cerchi più grandi si trovano più in alto perché più diffuso è il peccato che ivi è punito e maggiore è il numero dei peccatori condannati. Più si scende, più si è lontani da Dio e maggiore è la gravità del peccato. L'ordinamento delle pene, come dice Virgilio nel canto XI, è riferibile all'Etica Nicomachea di Aristotele rivista dalla teologia tomista medievale, e poggia sull'uso della ragione. La scelta delle pene segue la legge del contrappasso (che colpisce i peccatori attraverso una punizione che è in opposizione alla loro colpa o in analogia ad essa). La summa divisio del concetto di peccato è rappresentata, come detto, dalla Ragione. Tralasciando l'Antinferno e il Limbo, i cerchi dal secondo al quinto vedono punite le anime dannate di coloro che in vita, commisero peccato di Incontinenza. Vale a dire che la loro Ragione, il senno, ha ceduto di fronte agli istinti primordiali e alle pulsioni, la Mente non ha saputo dominare il corpo e non ha resistito alle tentazioni. I peccati di Incontinenza corrispondono ai sette Vizi Capitali, anche se la superbia e l'invidia non trovano una collocazione precisa ed autonoma all'interno dei cerchi. Separano il quinto cerchio dal sesto, le mura della Città di Dite (abbreviazione latina con cui si indicava il Dio degli Inferi Plutone). Al di là delle Mura si trovano i peccatori che hanno commesso la colpa più grave: i fraudolenti non hanno perso la Ragione, bensì l'hanno sapientemente usata per commettere il male. La loro è una scelta consapevole e malvagia. Il loro intelletto è stato posto al servizio del male per costruire scientemente un'azione peccaminosa. Lucifero è l'origine di ogni male. Egli maciulla con le sue tre fauci dei suoi tre volti i corpi di Giuda, Bruto e Cassio. Secondo la teoria dei Due Soli, vale a dire il Papato e l'Impero, che erano i due Poteri dominanti, i tre peccatori rappresentano i traditori dei fondatori di tali due poteri. Giuda è il traditore di Cristo fondatore del potere papale, mentre Bruto e Cassio sono i traditori di Cesare, che nella medievale concezione dantesca veniva indicato come il fondatore del potere imperiale e quindi del potere laico e politico in generale. La pena di Cassio e Bruto, traditori della Maestà Terrena, è quella di essere stritolati dal Diavolo nella metà inferiore del corpo nelle fauci (sono quindi stritolati le gambe e la parte bassa del ventre). Giuda, invece, traditore della Maestà Divina, è stritolato alla parte superiore (è quindi stritolato l'intero corpo, tranne le gambe). Dopo l'ultima parte dell'Inferno si estende la burella, un corridoio lungo e stretto che attraversa le viscere dell'emisfero australe e arriva fino al Purgatorio.
<span class="mw-headline" id="Schema">Schema
In grassetto i nomi dei personaggi effettivamente presenti in quel cerchio (incontrati da Dante o semplicemente citati da qualcuno come presenti o nominati nelle frasi), esclusi quelli dei quali si profetizza una venuta futura; gli altri sono solo oggetto di varie perifrasi, citazioni e descrizioni. I luoghi citati tra parentesi sono in genere non nominati direttamente ma presentati da perifrasi.
Luogo | Dannati | Pena | Personaggi presenti o citati | Luoghi citati | Canto |
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Selva | - | - | lonza, leone, lupa,
veltro, Virgilio, Cesare,
Augusto, Enea, Anchise,
Camilla, Eurialo e Niso, Turno | Mantova, Roma, Troia, Italia | I | Selva | - | - | Muse, Enea, Silvio,
San Paolo, Beatrice,
Madonna, Santa Lucia, Rachele | Roma | II | Vestibolo o Antinferno | Ignavi
("neutrali" per viltà) | Corrono nudi punti da vespe e mosconi inseguendo una bandiera senza insegna; il loro sangue misto con le loro lacrime è raccolto da vermi | Caronte,
colui che per viltade fece il gran rifiuto: Papa Celestino V, Ponzio Pilato, Esaù? | Roma | III | Primo cerchio
Limbo | Virtuosi non battezzati o nati prima di Cristo
| Desiderano invano di vedere Dio (pena spirituale) | Abele, Noè, Mosè, Abramo,
Re David, Giacobbe, Rachele, Adamo
Grandi spiriti dell'antichità
Omero, Orazio,
Ovidio, Lucano,
Elettra, Ettore,
Enea, Cesare,
Camilla, Pantasilea,
Re Latino, Lavinia,
Bruto, Tarquinio il Superbo, Lucrezia,
Giulia, Marzia,
Cornelia, Saladino,
Aristotele, Socrate,
Platone, Democrito,
Diogene il Cinico (o forse Diogene lo Stoico), Anassagora,
Talete, Empedocle,
Eraclito, Zenone (identità incerta),
Dioscoride, Orfeo,
Cicerone, Lino,
Seneca, Euclide,
Tolomeo, Ippocrate,
Avicenna, Galeno,
Averroè,
Virgilio | - | IV | Secondo cerchio
Incontinenti | Lussuriosi | Travolti dalla bufera incessantemente come in vita furono travolti dalla passione | Minosse, Paolo e Francesca, Gianciotto Malatesta, Semiramide, Nino, Didone, Sicheo,
Cleopatra, Elena, Achille,
Paride, Tristano, Lancillotto, Galeotto | Po, Ravenna | V | Terzo cerchio
Incontinenti | Golosi | Sono stesi a terra, immersi nel fango sotto una pioggia greve e maleodorante, frequentemente morsi e graffiati da Cerbero | Cerbero, Ciacco;
Farinata degli Uberti,
Tegghiaio Aldobrandi, Iacopo Rusticucci,
Arrigo (?), Mosca dei Lamberti | Firenze | VI | Quarto cerchio
Incontinenti | Avari e prodighi | Stanno in due schiere opposte che spingono massi lungo il cerchio. Arrivati a metà giro si scontrano insultandosi e rinfacciandosi vicendevolmente gli errori commessi. Il movimento continuo e inutile del rotolare dei massi rappresenta l'inutilità della loro avarizia o della loro prodigalità. | Pluto, Arcangelo Michele, Fortuna | Stretto di Messina | VII | Quinto cerchio
Incontinenti | Iracondi e accidiosi (forse pronti all'ira e iracondi "amari") | I primi sono immersi nella palude dello Stige e si fanno vicendevolmente del male. Gli altri sono costretti a rimanere sommersi senza potersi alzare. | Flegiàs, Filippo Argenti, diavoli, Eritone,
Erinni (Megera, Aletto e
Tesifone), Persefone,
Medusa, Teseo,
Messo celeste, Cerbero | - | VII
VIII
IX
| Sesto cerchio
Città di Dite | Eretici (epicurei) | Giacciono in tombe infuocate | Epicuro, Farinata degli Uberti,
Cavalcante dei Cavalcanti,
Federico II del Sacro Romano Impero,
Ottaviano degli Ubaldini,
Papa Anastasio II, Fotino | Arles, Rodano, Pola,
Quarnaro, Italia, Iosafat,
Arbia, Firenze, Sodoma, Cahors | IX
X
XI | Settimo cerchio
Violenti
Girone I | Violenti contro il prossimo
omicidi, tiranni, predoni e ladroni | Tuffati nel fiume di sangue bollente Flegetonte, più o meno in profondità a seconda della loro colpa (tiranni fino agli occhi, omicidi fino al collo, predoni e ladroni fino al petto) | Minotauro, Teseo, Arianna,
Centauri (Chirone, Nesso
e Folo), Deianira,
Alessandro di Fere, Dionisio di Siracusa,
Ezzelino III da Romano, Obizzo II d'Este,
Azzo VIII d'Este, Guido di Montfort, Attila,
Pirro Neottolemo, Sesto Pompeo,
Rinieri da Corneto, Rinieri de' Pazzi | Trento, Adige (Slavini di Marco), Creta, Atene, Cilicia, Tamigi (Londra), | XII | Violenti
Girone II | Violenti contro se stessi
suicidi e scialacquatori | Mutati in alberi secchi (suicidi)
Inseguiti e sbranati da cagne (scialacquatori) | Arpìe, Pier della Vigna,
Federico II, Lano da Siena,
Giacomo da Sant'Andrea,
suicida fiorentino anonimo, Marte | Cecina, Tarquinia (citata come Corneto), Strofadi, Pieve al Toppo, Firenze, Arno | XIII | Violenti
Girone III | Violenti contro Dio, Natura e Arte
Bestemmiatori
Sodomiti
Usurai | Giacciono in diverse maniere sotto una pioggia di fuoco su una spiaggia incendiata (sdraiati i bestemmiatori, seduti gli usurai, in perenne corsa i sodomiti) | Catone l'Uticense, Alessandro Magno,
Giove, Capaneo,
Vulcano, Ciclopi,
Veglio di Creta,
Brunetto Latini, Prisciano di Cesarea,
Francesco d'Accorso, Andrea de' Mozzi,
Guido Guerra, Gualdrada Berti,
Tegghiaio Aldobrandi,
Iacopo Rusticucci, Guglielmo Borsiere,
Gerione, Aracne,
componente della famiglia Gianfigliazzi,
componente della famiglia Obriachi,
componente della famiglia Scrovegni,
Vitaliano del Dente,
Giovanni di Buiamonte de' Becchi,
Fetonte, Icaro, Dedalo | India, Etna (chiamato come Mongibello), Flegra,
Tebe, Bulicame, (Viterbo), Creta,
Monte Ida, Damietta, Roma,
Fiandre, Wissant, Bruges,
Padova, Brenta,
Carinzia (chiamata Carentana),
Fiesole, Firenze, Arno,
Bacchiglione (Vicenza), Monviso,
Appennino, Acquacheta,
San Benedetto dell'Alpe,
Forlì, Turchia, Germania, Padova | XIV
XV
XVI
XVII | Ottavo cerchio
Malebolge
Fraudolenti in chi non si fida.
Bolgia I | Ruffiani e seduttori | Corrono in cerchio sferzati da demoni | Venedico Caccianemico,
Ghisolabella,
Obizzo II o Azzo VIII d'Este,
Giasone, Isifile, Medea | Roma, Castel Sant'Angelo,
Basilica di San Pietro, Monte Giordano o
Gianicolo, Bologna, Savena,
Reno, Lemno | XVIII | Bolgia II | Adulatori e lusingatori | Immersi nello sterco | Alessio Interminelli, Taide | Lucca | XVIII | Bolgia III | Simoniaci
(venditori di cose spirituali) | Conficcati in fosse a testa in giù con i piedi in fiamme, poi schiacciati nelle viscere del terreno via via che nuovi peccatori prendono il loro posto in superficie | Simon mago,
Papa Niccolò III, Papa Bonifacio VIII,
Papa Clemente V, Giasone,
Antioco IV Epifane, Filippo IV il Bello,
San Pietro, Mattia apostolo,
Carlo d'Angiò, Costantino I | Battistero di San Giovanni (Firenze), Francia, Roma | XIX | Bolgia IV | Maghi e indovini | Camminano con la testa torta all'indietro perché in vita avevano voluto sempre guardare in avanti (il futuro) | Anfiarao, Minosse, Tiresia,
Arunte, Manto, Bacco,
Pinamonte de' Bonacolsi, Alberto da Casalodi,
Calcante, Euripilo, Michele Scotto,
Guido Bonatti, Asdente, Caino | Tebe, Luni, Carrara,
Germania (chiamata Lamagna),
Tirolo (chiamato Tiralli),
Lago di Garda (chiamato Benaco), Garda,
Val Camonica, Alpi Pennine, Trento,
Brescia, Verona, Peschiera del Garda,
Bergamo, Mincio, Governolo,
Po, Mantova, Grecia, Aulide,
Siviglia (chiamata Sobilia) | XX | Bolgia V | Barattieri | Sommersi nella pece bollente e uncinati dai diavoli | I Malebranche (Malacoda,
Scarmiglione, Alichino,
Calcabrina, Cagnazzo,
Barbariccia, Draghignazzo,
Libicocco, Ciriatto,
Graffiacane, Farfarello,
Rubicante),
L'anzian di Santa Zita (Martino Bottario),
Santa Zita, Bonturo Dati,
Ciampolo da Navarra, Tebaldo II di Navarra,
Frate Gomita, Michele Zanche, Esopo | Venezia, Lucca, Volto Santo,
Serchio, Arezzo, Navarra,
Gallura, Logudoro, Sardegna,
Toscana, Lombardia | XXI
XXII
XXIII | Bolgia VI | Ipocriti | Coperti di cappe di piombo dentro e dorate fuori. Anna e Caifa subiscono un particolare supplizio: sono crocifissi a terra e calpestati da tutti gli altri, come contrappasso per la loro responsabilità nella crocifissione di Cristo. | Federico II,
Catalano dei Malavolti, Loderingo degli Andalò,
Caifas, Anna, Farisei, Giudei | Cluny, Arno, Firenze,
Bologna, Torre del Gardingo | XXIII | Bolgia VII | Ladri | Con le mani legate da serpenti, si trasformano in rettili o si fondono con essi, oppure si inceneriscono e si ricompongono al morso dei serpenti | Vanni Fucci, Marte, (Capaneo),
Caco, Ercole, Agnolo Brunelleschi,
Lucano, Sabello, Nasidio,
Ovidio, Cadmo, Aretusa,
Cianfa Donati, Buoso Donati,
Puccio Sciancato, Francesco de' Cavalcanti | Libia, Etiopia, Mar Rosso
(Arabia), Toscana, Pistoia,
Firenze, Val di Magra (Lunigiana),
Tebe, Maremma, Aventino, Gaville | XXIV
XXV | Bolgia VIII | Consiglieri fraudolenti | Sono tormentati all'interno di fiamme a forma di lingua; Ulisse e Diomede sono all'interno di un'unica fiamma a forma di lingua biforcuta | Eliseo, Elia, Eteocle,
Polinice, Ulisse e Diomede,
Deidamia, Achille, Palladio,
Circe, Telemaco, Laerte,
Penelope, Ercole, Perillo,
Guido da Montefeltro,
Toro di Falaride, Malatesta da Verrucchio, Malatestino Malatesta,
Montagna dei Parcitati, Maghinardo Pagani,
Farisei, papa Bonifacio VIII,
Costantino I, papa Silvestro I, Minosse | Firenze, Prato, Gaeta,
Spagna, Marocco, Sardegna,
Stretto di Gibilterra, Siviglia, Ceuta,
Romagna, (Montefeltro), Urbino,
Tevere (Montecoronaro),
Ravenna, Cervia, Forlì,
Verrucchio, Lamone (Faenza),
Santerno (Imola), Savio
(Cesena), Laterano, San Giovanni d'Acri,
Soratte, Palestrina, | XXVI
XXVII | Bolgia IX | Scismatici e seminatori di discordia | Straziati e mutilati a colpi di spada, con ferite che si rimarginano prima di venire di nuovo aperte dai diavoli | Tito Livio, Roberto Guiscardo,
Alardo di Valéry,
Maometto, Ali ibn Abi Talib,
Fra' Dolcino, Pier da Medicina,
Guido del Cassero, Angiolello da Carignano,
Nettuno, Gaio Scribonio Curione,
Gaio Giulio Cesare, Mosca dei Lamberti,
Bertrand de Born,
Enrico II d'Inghilterra, Enrico III d'Inghilterra,
Achitofel, Assalonne, Re Davide,
Geri del Bello | Puglia, Ceprano, Canne, Tagliacozzo, Novara, Voghenza (indicata come Vercelli), Mercabò, Fano, Cattolica, Cipro, Maiorca (Mar Mediterraneo), Focara, Hautefort | XXVIII
XXIX | Bolgia X | Falsari | Lebbrosi e scabbiosi (falsari di metalli, ovvero alchimisti)
Sono tormentati dalla lebbra (gli alchimisti, falsari dei materiali) Corrono rabbiosi (falsari di persone, imitatori per frodare)
Idropici (falsari di monete)
Febbricitanti (falsari di parole, bugiardi) | Grifolino d'Arezzo, Albero da Siena,
Dedalo, Minosse, Stricca,
Niccolò de' Salimbeni, Brigata spendereccia,
Caccianemico d'Asciano,
Bartolomeo dei Folcacchieri, Capocchio, Giunone, Semele,
Atamante, Learco, Ecuba,
Polissena, Polidoro,
Gianni Schicchi, Mirra,
Buoso Donati il Vecchio, Mastro Adamo, Guido II di Romena,
Alessandro di Romena, Aghinolfo di Romena,
Moglie di Putifarre, Sinone, Narciso | Valdichiana, Maremma, Sardegna,
Egina, Arezzo, Siena,
Asciano, Tebe, Casentino,
Arno, Romena, Giuseppe,
Fontebranda, Troia | XXIX
XXX | Pozzo dei Giganti e nono cerchio (Cocito)
Prima zona, Caina | Giganti, sfidanti nei confronti delle divinità e superbi; traditori dei parenti | I giganti condannati all'immobilità nel pozzo, i traditori dei parenti immersi nel ghiaccio col viso rivolto in giù | Achille, Peleo, Carlo Magno,
Orlando, Giove, Marte,
Giganti, Nembrot, Fialte,
Anteo, Briareo,
Ercole, Scipione l'Africano, Annibale,
Tizio, Tifeo,
Lucifero, Giuda, Muse,
(Caino) Anfione,
Alberto V degli Alberti,
Alessandro degli Alberti,
Napoleone degli Alberti,
Mordret, Re Artù,
Vanni de' Cancellieri,
Sassolo Mascheroni,
Camicione de' Pazzi,
Carlino de' Pazzi | (Roncisvalle), Monteriggioni,
Piazza San Pietro (Pignone),
Roma, Frisia, (Zama),
Torre Garisenda, Tebe,
Danubio, Austria,
Don (chiamato Tanai),
Monte Tambura, Monte Pietrapana
(Alpi Apuane), Bisenzio | XXXI
XXXII | Antenora | Traditori della patria | Immersi nel ghiaccio col viso rivolto in su | (Antenore) Bocca degli Abati,
Buoso da Duera,
Tesauro dei Beccheria,
Gianni de' Soldanieri,
Gano di Maganza, Tebaldello Zambrasi,
Tideo, Menalippo,
Conte Ugolino della Gherardesca,
Arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini,
Gualandi, Sismondi, Lanfranchi,
Anselmo della Gherardesca,
Gaddo della Gherardesca,
Uguccione della Gherardesca,
Brigata della Gherardesca, | Montaperti, Firenze,
Torre della Muda, Pisa, Lucca,
Capraia, Gorgona, Arno, Tebe | XXXII
XXXIII | Tolomea | Traditori degli ospiti | Immersi sotto il ghiaccio con il viso rivolto verso l'alto e gli occhi congelati | (Tolomeo XIII o forse Tolomeo di Gerico) Frate Alberigo,
Branca Doria, Atropo,
Michele Zanche, I Malebranche | Genova, Romagna | XXXIII | Giudecca | Traditori dei benefattori | Interamente sommersi nel ghiaccio;
Tre grandi peccatori sono continuamente maciullati da Lucifero | Lucifero
Giuda Iscariota
Bruto
Cassio | Nilo (Etiopia), Emisfero australe | XXXIV |
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